La musica generata interamente dall’intelligenza artificiale rappresenta ormai il 34% di tutti i brani caricati ogni giorno su Deezer, secondo i nuovi dati pubblicati dalla piattaforma di streaming francese.
Deezer ha dichiarato oggi (12 novembre) di ricevere oltre 50.000 brani completamente generati dall’IA ogni giorno.
Si tratta di un aumento significativo rispetto ai 30.000 registrati a settembre, ai 20.000 di aprile e ai 10.000 di gennaio, quando l’azienda aveva lanciato per la prima volta il proprio strumento proprietario di rilevamento dell’IA.
Secondo la piattaforma, fino al 70% degli ascolti di brani interamente generati dall’intelligenza artificiale è stato identificato come fraudolento, e Deezer ha escluso tali stream dal calcolo delle royalty.
Sebbene la musica completamente generata dall’IA rappresenti attualmente solo circa lo 0,5% di tutti gli ascolti su Deezer, la società sostiene che le attività fraudolente siano la motivazione principale dietro la maggior parte di questi caricamenti.
La piattaforma afferma inoltre di rimuovere tutti i brani 100% generati dall’IA dalle raccomandazioni algoritmiche e di escluderli dalle playlist editoriali, per ridurre al minimo il loro impatto sul fondo delle royalty.
I nuovi numeri indicano che Deezer riceve circa 147.000 brani al giorno in totale, un aumento considerevole rispetto ai circa 107.000 caricamenti quotidiani registrati a settembre. Quest’ultima cifra era in linea con i dati diffusi da Luminate all’inizio dell’anno, secondo cui circa 99.000 nuovi codici ISRC vengono caricati sulle piattaforme ogni 24 ore.
Come osservato a settembre, questa differenza potrebbe riflettere la crescita del cosiddetto fenomeno di “AI slop” — contenuti di bassa qualità generati in massa — che si sta diffondendo nei servizi di streaming nel 2025.
Nel dicembre 2024, Deezer ha depositato due brevetti per la sua tecnologia di rilevamento dell’IA, basata su due diversi metodi per identificare firme uniche che distinguono i contenuti “sintetici” da quelli autentici.
Da gennaio, la piattaforma utilizza il proprio strumento proprietario di rilevamento dell’IA per identificare e contrassegnare i contenuti completamente generati artificialmente.
A giugno, Deezer ha introdotto un sistema di etichettatura dell’IA, dichiarando di essere il primo servizio di streaming a “indicare esplicitamente la musica generata dall’intelligenza artificiale”.
L’azienda ha aggiunto che il suo sistema di rilevamento è ora utilizzato anche da Billboard per determinare quali brani presenti nelle classifiche siano stati generati dall’IA.
Deezer afferma che il suo strumento è in grado di rilevare musica generata al 100% dall’IA “proveniente dai modelli generativi più prolifici, come Suno e Udio”.
Questo aumento coincide con la pubblicazione dei risultati di un’indagine “senza precedenti” condotta da Ipsos in otto paesi, con 9.000 partecipanti, volta a esplorare le opinioni globali sulla musica generata dall’IA.
Il risultato più sorprendente: il 97% dei partecipanti non è riuscito a distinguere tra brani completamente generati dall’IA e musica creata da esseri umani in un test di ascolto alla cieca. Oltre la metà (52%) ha dichiarato di sentirsi a disagio per la propria incapacità di percepire la differenza.
Secondo Deezer, i risultati del sondaggio Ipsos mostrano un forte sostegno pubblico alle misure di trasparenza.
L’80% degli intervistati ritiene che la musica creata al 100% dall’IA debba essere chiaramente etichettata, mentre il 73% degli utenti di servizi di streaming vuole sapere se la piattaforma stia raccomandando brani “sintetici”.
Quasi tre quarti (73%) considerano non etico che le aziende di IA utilizzino materiale protetto da copyright per generare nuova musica senza l’autorizzazione degli artisti originali, e il 65% ritiene che i modelli di IA non dovrebbero essere addestrati su opere protette da diritto d’autore.
Le preoccupazioni per il reddito degli artisti sono forti: il 70% pensa che la musica interamente generata dall’IA minacci i guadagni dei musicisti attuali e futuri, e il 69% crede che i compensi per i brani sintetici dovrebbero essere inferiori rispetto a quelli per la musica creata da esseri umani.
“Deezer è all’avanguardia nella creazione di soluzioni per garantire trasparenza e ridurre l’impatto negativo dei contenuti interamente generati dall’IA che invadono lo streaming musicale”, ha dichiarato Alexis Lanternier, CEO di Deezer.
“I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che le persone tengono alla musica e vogliono sapere se stanno ascoltando brani umani o artificiali.
Non c’è dubbio che esistano forti preoccupazioni su come la musica generata dall’IA influenzerà la vita degli artisti e la creazione musicale, e che le aziende di IA non dovrebbero poter addestrare i propri modelli su materiale protetto da copyright. È incoraggiante vedere che le nostre iniziative ricevono un ampio sostegno.”
Deezer è una delle piattaforme più attive nel rilevare i contenuti generati dall’IA, parte di un più ampio impegno per contrastare i caricamenti di bassa qualità.
Nel 2023, la piattaforma ha lanciato con Universal Music Group un modello di pagamento “artist-centric”, e ha dichiarato di aver eliminato 26 milioni di brani “inutili” come parte di queste iniziative.
A settembre, la concorrente Spotify ha annunciato di aver rimosso oltre 75 milioni di brani “spam” e di aver introdotto nuove politiche sull’IA musicale.
