
Appena qualche giorno fa Bandcamp aveva lanciato l’allarme su possibili restrizioni commerciali applicate dalla dogana degli Stati Uniti ai supporti fonografici fisici alla luce delle politiche in materia di importazioni varate dall’amministrazione guidata da Donald Trump. Nelle ultime ore l’US Customs and Border Protection ha confermato come tutti i materiali informativi siano da considerare esenti dai dazi che interessano le altre categorie merceologiche.
Secondo quanto comunicato dalle autorità americane “film, poster, dischi fonografici, fotografie, microfilm, microfiche, nastri, compact disk, CD ROM, opere d’arte e prodotti editoriali”, in virtù della classificazione come “materiali informativi”, sono da ritenere esenti da restrizioni commerciali. Per quanto riguarda, invece, il merchandising – segmento che rappresenta una consistente linea di ricavo per il settore discografico, specie quello indipendente, a regolare gli scambi sarà la tariffa de minimis stabilita dal Congresso USA nel 2016, che prevede la non applicazione dei dazi a spedizioni del valore inferiore agli 800 dollari.
Sullo sfondo resta la sentenza della Corte d’Appello degli Stati Uniti dello scorso 29 agosto, che ha giudicato “illegali” molti dei dazi imposti dall’amministrazione Trump a partire dal “liberation day” dello scorso 2 aprile: la disposizione – che il presidente USA ha definito “sbagliata” e firmata da una corte “fortemente faziosa” – non diventerà in ogni modo esecutiva prima del prossimo mese di ottobre, in modo da offrire all’amministrazione americana di presentare ricorso presso la Corte Suprema.
Fonte: MusicBiz