Streaming, nel 2023 accelera la crescita degli abbonati

La società di ricerche di mercato Midia Research ha pubblicato un questi giorni un nuovo studio – aggiornato al terzo trimestre dello scorso anno – relativo al mercato dello streaming: il report, firmato da Mark Mulligan, indica in 713,4 milioni gli iscritti su scala globale alle piattaforme di musica digitale, 90 milioni in più rispetto ai 623,4 milioni registrati un anno prima. Il dato è superiore di 6,5 milioni di unità rispetto allo stesso segnato 12 mesi prima.

“Siamo già a quasi tre quarti del percorso per raggiungere il miliardo di abbonati a DSP a livello globale. Non è un risultato da poco”, osserva Mulligan: “Per fare un esempio, appena cinque anni fa avevamo appena superato la soglia dei 250 milioni di abbonati”.

Riguardo le quote di mercato, Spotify resta sempre il principale player sul mercato mondiale con un ottimo margine di vantaggio sugli inseguitori, Tencent Music e Apple Music. Ecco, di seguito, l’elenco dei DSP con le percentuali di market share e il numero di abbonati:

Spotify: 31,7% (226 mlm)

Tencent Music: 14,4% (102,7 mln)

Apple Music: 12,6% (89,8 mln)

Amazon Music: 11,1% (78,9 mln)

YouTube Music: 9,7% (69,1 mln)

NetEase: 6,1% (43,7 mln)

Yandex: 3,4% (25,5 mln)

Deezer: 1,3% (9,3 mln)

altri: 9,7% (69,3 mln)

“C’è un problema nel considerare il mercato globale”, spiega tuttavia Mulligan: “Sempre più spesso non si tratta più di un mercato realmente globale, ma piuttosto di una delle due metà: l’Occidente e il Sud del mondo, con ciascuna regione che genera parametri e tassi di crescita drammaticamente diversi”.

“I territori dei mercati emergenti sono stati centrali in questa crescita, ma è stata Spotify – in Nord America ed Europa – la locomotiva che ha spinto la maggior parte – il 59% – della crescita dei suoi abbonati. Allargando il quadro al contesto globale, il Nord America e l’Europa hanno generato appena il 29% della crescita degli abbonati, con l’Asia e la zona del Pacifico a rappresentare quasi i due terzi di tutta la crescita degli abbonati non ‘occidentali’”.

Per esempio, con 102,7 milioni di abbonati nel terzo trimestre del 2023 Tencent Music rappresenta il 14,4% di tutti gli abbonamenti globali, pur operando praticamente sul solo mercato cinese, così come NetEase Cloud Music, che occupa una quota di mercato del 6,1%. Stesso discorso può essere fatto per Yandex, che – sul solo mercato russo – ha accumulato più di 24 milioni di iscritti, con una market share globale del 3,4%. Performance, queste, registrate senza una reale concorrenza, perché i principali player occidentali – salvo rare eccezioni – sui mercati cinese e russo non operano. “Questa è la nuova natura biforcuta del mercato globale degli abbonati alla musica”, osserva Mulligan: “Le quattro principali piattaforme occidentali – Spotify, Apple Music, Amazon Music e YouTube Music – rappresentano il 65% del mercato globale, ma solo il 59% della crescita nel 2023. I DSP occidentali sono ancora il fulcro del mercato, ma collettivamente stanno perdendo quote. E anche considerando solo i big four, c’è un quadro divergente, con YouTube Music e Spotify che guadagnano quote nel 2023 mentre Amazon e Apple ne perdono. Tra il terzo trimestre del 2022 e il terzo trimestre del 2023, Spotify è cresciuta in termini di abbonati di tutti gli altri tre principali DSP occidentali messi insieme”.

“Il 2023 è stato un anno fortemente positivo per gli abbonamenti musicali, registrando una crescita maggiore di quanto forse ci si aspettasse in circostanze macroeconomiche e geopolitiche così difficili”, conclude il report: “Anche il Nord America e l’Europa sono cresciuti leggermente più velocemente nel 2023, rispetto al 2022. Ma, per quanto encomiabile sia continuare e rincorrere la crescita in mercati già maturi, l’inevitabile cambiamento di paradigma è l’emergere del Sud del mondo come motore di crescita della base di abbonati musicali di domani”.